Il piano di ammortamento del mutuo

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In questo articolo puoi trovare importanti informazioni da utilizzare per valutare il piano di ammortamento del mutuo. Cercheremo di spiegarti come calcolare le rate e restituire il capitale, se è possibile rimborsare prima della scadenza il mutuo e a cosa si va incontro pagando la rata in ritardo oppure non pagandola. Potrai fare da solo simulazioni e calcoli sul piano di ammortamento mutuo migliore più adatto a te.


Piano di ammortamento del mutuo: definizione

Prima di tutto diamo la definizione di ammortamento: estinzione graduale di un debito.

Stabilito il termine nel quale il debito va pagato, cioè quanti anni dura il mutuo e il metodo di pagamento, mensile, trimestrale o semestrale, viene calcolato l’interesse a scalare. In questo modo in ogni rata si pagherà sia il capitale che i relativi interessi.

Questa tipologia di estinzione di un debito viene definito piano di ammortamento mutuo.

Solitamente i piani di ammortamento mutuo sono composti da rate mensili, quasi sempre uguali, dove gli interessi, compresi all’interno di ogni rata, diminuiscono gradualmente per effetto del calo del capitale dato dal pagamento delle varie rate. Questo effetto è dato dal fatto che il richiedente si impegna alla restituzione del capitale, mentre gli interessi vanno a coprire il sacrificio che la banca fa nel privarsi di quel capitale per la durata del mutuo.

Quindi la rata iniziale viene calcolata sul capitale richiesto per intero, mentre dalla seconda cominciano a diminuire gli interessi fino ad azzerarsi con il pagamento dell’ultima rata: estinzione del mutuo naturale.

Le rate sono costituite dagli interessi più la somma del capitale, questo permette alle banche di offrire ai mutuatari un piano di ammortamento che, anche con quote variabili, offre rate fisse.

Il piano ammortamento preferito dai richiedenti, che gli consente di avere rate fisse è chiamato piano ammortamento francese. Soddisfa le esigenze dei mutuatari perché è strutturato in modo tale che la somma degli interessi e del capitale sia sempre lo stesso, questo garantisce che le rate siano sempre uguali per tutta la durata del mutuo.

Nel caso di un mutuo a tasso fisso, il piano di ammortamento francese non subisce nessuna modifica rispetto a quello stipulato, se invece il tasso è variabile il richiedente avrà una rata stabile, ma l’incertezza della durata del mutuo: l’andamento del tasso di interesse andrà a incidere sull’allungamento o sulla contrazione della durata del mutuo.

I piani a rate crescenti o decrescenti invece sono meno frequenti, la loro caratteristica è quella di avere interessi elevati all’inizio, ma la logica che utilizzata dagli istituti di credito è molto differente.

Per calcolare il piano ammortamento più adatto esistono delle tabelle che, in base alla durata del mutuo determinano gli interessi indicando l’ammontare della rata in base al capitale richiesto.


Rate del piano di ammortamento mutuo

Le rate dunque rappresentano la modalità di restituzione del capitale compresi gli interessi. Devono essere pagate a intervalli regolari: mensili, trimestrali o semestrali.

Ogni rata è composta da due parti:

• Quota interessi
• Quota capitale

Il pagamento delle rate entro i tempi stabiliti è un dovere del richiedente e un diritto della banca poter disporre del capitale nei tempi previsti.

Nel caso di ritardi nei pagamenti, il mutuatario dovrà farsi carico degli interessi di mora in base all’entità del ritardo, anche se si tratta di un solo giorno.

Nel caso che il ritardo di una rata, o più rate, venga pagata trascorsi 30 giorni dalla scadenza, il richiedente diventa insolvente. Questo status comporta ripercussioni importanti, infatti l’istituto bancario può avviare le procedure di recupero credito comprensive di interessi di mora, il tutto può portare anche alla risoluzione del contratto.


Estinzione anticipata

Un diritto del mutuatario è quello di poter estinguere totalmente, o parzialmente il mutuo. Vediamo insieme che differenze ci sono tra le due ipotesi:

• Estinzione totale anticipata: il richiedente rende alla banca il capitale per intero mettendo fine in modo anticipato il mutuo.
• Estinzione parziale anticipata: il richiedente rende parte del capitale alla banca ottenendo in cambio la riduzione della durata del mutuo oppure la diminuzione della rata. L’istituto di credito può inserire nel contratto un importo minimo di estinzione parziale che non deve però porre un limite al diritto del richiedente di poter estinguere. Per capire meglio: diecimila euro potrebbero essere un reale limite, mentre mille euro sono in linea con la norma.

Questo diritto è stato stabilito dal Legislatore ed entrato in vigore con la legge Bersani, quindi le clausole penali dei contratti di mutuo stipulate dal 2 febbraio del 2007 sono nulle.

Inoltre, sempre in base alla normativa, sono da ritenere nulli anche aggravi di spese per il richiedente per l’estinzione parziale o totale del mutuo. In più Associazione Bancaria Italiana e Associazione dei Consumatori sono state chiamate a collaborare per definire le penali massime da applicare ai mutui richiesti prima della normativa e ancora in corso.


Rimborsare per intero o solo parzialmente il mutuo prima della scadenza pattuita consente la riduzione degli interessi passivi quindi, se si pensa di avere entrate future importanti o di poter disporre di maggiori entrate si può optare per un mutuo con un piano di ammortamento flessibile.

Il piano di ammortamento del mutuo
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