Spread mutuo: come si calcola

spread mutuo come si calcola

In questo articolo cercheremo di spiegarvi cos’è lo spread mutuo e come fare a calcolarlo. Lo spread viene usato in contesti bancari per indicare il tasso d’interesse.

Che cosa significa spread

Gli inglesismi sono sempre più utilizzati nel nostro linguaggio quotidiano, in special modo per quei termini che riguardano ambiti politici e finanziari.

Uno tra questi termini importati è lo spread; se vogliamo tradurlo letteralmente potremmo utilizzare i termini differenza o differenziale tra due valori, come ad esempio un titolo di stato.

Mutuo e tasso d’interesse

Come tutti sappiamo, quando è necessario scegliere il mutuo più adatto alle proprie esigenze, la tipologia del tasso d’interesse è il parametro più importante e che va tenuto in considerazione; questo parametro, serve infatti a determinare il costo del mutuo indicando la rata che il richiedente deve rimborsare per rientrare dal prestito ottenuto.

La differenza principale tra le tipologie dei tassi d’interesse è quella che intercorre tra il tasso fisso e quello variabile.

Nel primo il calcolo viene effettuato in base al parametro denominato Eurirs, questo rimane invariato per tutta la durata del contratto di mutuo, nel secondo ci si basa sul parametro denominato Euribor che segue l’andamento del mercato e quindi può variare sia al rialzo che al ribasso.

Nel tasso fisso il calcolo che viene effettuato rispetto l’Eurirs, rimane invariato per tutta la durata del mutuo, nel secondo ci si basa sull’Euribor che segue l’andamento del mercato e quindi può variare sia al rialzo che al ribasso.

Cos’è lo Spread mutuo

In ogni caso non è sufficiente calcolare il valore dell’Euribor e dell’Eurirs per sapere in che misura viene applicato lo spread ai prodotti del mutuo.

A questo scopo è infatti necessario un ulteriore passaggio, lo spread va sommato al tasso di riferimento che viene scelto per il prestito.

Lo spread garantisce un incremento all’intermediario finanziario per poter effettivamente beneficiare di un guadagno dall’intera operazione.

In parole povere rappresenta un costo aggiuntivo che serve come ricarico che la banca applica al tasso base per il suo guadagno.

Lo spread mutuo viene calcolato in un’aliquota, indicata in percentuale o in punti base con un valore costante e non variabile per l’intera durata del mutuo e viene sommata al tasso bancario specifico, l’Eurirs per lo spread mutuo tasso fisso e l’Euribor per lo spread mutuo a tasso variabile.

Come calcolare lo spread

Aggiungendo lo spread all’indice di riferimento scelto per il mutuo si ottiene il tasso d’interesse effettivo che viene poi applicato al finanziamento e usato per calcolare l’ammontare della rata mensile di rimborso.

Questo costo extra, a carico del richiedente, è il margine di guadagno che l’istituto bancario applica per coprire le spese di gestione, compensare i rischi e naturalmente guadagnare sul servizio offerto.

I tassi di indicizzazione o di riferimento sono soggettivi, quindi chi fa da intermediario non può incidervi in modo arbitrario e influenzarne il valore. Contrariamente, la banca incide in modo autonomo sullo spread, stabilendo all’interno del contratto la percentuale di ricarico che determina il suo guadagno.

Lo spread applicato, quindi, è variabile e tiene conto delle condizioni del mutuo offerte dalle banche.

Solitamente la percentuale che viene aggiunta all’intera operazione varia dall’1 al 3% e può infatti raggiungere vari estremi, per questo motivo bisogna cercare il miglior spread mutuo facendo fare diversi preventivi.

Come individuare lo spread

Per individuare la percentuale dello spread si tiene conto di diversi fattori, tra i quali la tipologia del finanziamento, l’imprevedibilità dell’operazione e la natura del mutuo.

Per la valutazione dei rischi legati al prestito bisogna tenere conto di tutte le eventuali garanzie, oltre che alla variabilità dei tassi d’interesse.

Per esempio, uno spread mutuo più basso è quello garantito dall’ipoteca, dato che il rischio di insoluto in questi casi è molto basso.

L’operazione mutuo spread sotto questo aspetto sarà molto più conveniente per il richiedente rispetto a un mutuo chirografario.

Parlando invece di tipologie di mutuo, di solito i prestiti con tasso variabile hanno percentuali di spread più basse, in quelli a tasso fisso invece, lo spread è decisamente più elevato.

Le varie offerte vanno quindi valutate con la dovuta attenzione in quanto possono essere molto differenti tra loro. La concorrenza tra gli istituti di credito condiziona la misura dello spread mutuo.

Nessuna banca, dato che con i mutui ci guadagna, offre percentuali di spread fuori mercato o eccessivamente alte.

Spread mutuo: come si calcola
Torna su