Aspetti fiscali del mutuo

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Gli aspetti fiscali del mutuo sono fondamentali per risparmiare e usufruire di alcune agevolazione offerte dalla legge. I mutui per l’acquisto della casa o di altro immobile determinano costi finanziari e oneri che possono essere oggetto di detrazioni e altri benefici, se rispettano determinate condizioni.

Imposta sostitutiva


La stipulazione di un contratto di mutuo per l’acquisto di una casa, per coprire le spese di ristrutturazione o costruzione di un immobile da adibire a prima, è un’operazione di finanziamento soggetta ad uno specifico regime fiscale, che consiste nell’applicazione dell’imposta sostitutiva. Quest’ultima si applica ai contratti di finanziamento stipulati con gli istituti di credito nell’ambito del territorio italiano, che hanno una durata superiore ai 18 mesi. Come si intuisce dal nome, si tratta di un’imposta che racchiude in una unica voce altri aggravi, come l’imposta di bollo, di registro, ipotecaria, catastale e le tasse sulle concessioni governative.
L’imposta sostitutiva è a carico del mutuatario e viene trattenuta dalla banca, all’atto di erogazione del finanziamento. Quest’ultimo rappresenta il presupposto giuridico di tale tassa, che per essere applicata richiede l’accordo delle parti interessate, in mancanza, vengono trattenute le singole somme delle varie imposte a cui è soggetta l’operazione dal punto di vista fiscale.

Come si calcola l’imposta sostitutiva?


In base alla legge n.191 del 30 luglio 2004, per calcolare l’imposta sostitutiva bisogna fare rifermento a due aliquote:
– 0,25%: per i mutui destinati a finanziare l’acquisto, la costruzione o ristrutturazione di un edifico da adibire a prima casa;
– 2,00%: per i finanziamenti erogati per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione di immobili ad uso abitativo, ma non a titolo di prima casa.

Detrazioni fiscali per interessi passivi, oneri accessori e spese


Il rimborso del mutuo avviene secondo un piano di ammortamento, con cui il mutuatario restituisce il capitale maggiorato degli interessi e delle spese e oneri accessori legate alla sua erogazione. Somme che possono essere detratte dall’Irpef, in sede di dichiarazione dei redditi. La legge prevede una deduzione pari al 19% degli interessi e delle altri voci di costo del mutuo, calcolata su una base imponibile massima di 4 mila euro, per cui è possibile scontare l’Irpef di un importo massimo di 760 euro. Lo sconto Irpef spetta a entrambi i coniugi, se si tratta di mutuo cointestato, fermo restando il limite massimo dei 4 mila euroPer usufruire di tale agevolazione fiscale si deve trattare di mutuo concesso per acquisire la proprietà dell’abitazione principale o di immobile destinato a tale uso entro 12 mesi dal suo acquisto. È importante notare, che l’edificio può essere la sede principale del contribuente ma anche di un suo familiare.
L’aliquota del 19% si applica anche per i mutui concessi per la costruzione o ristrutturazione di un edificio da adibire a prima casa, solo che in questo caso l’imponibile base non può superare i 2.582,28 euro.

Aspetti fiscali del mutuo: quali spese si possono detrarre?


La detrazione fiscale del 19%, riguarda:
– gli interessi passivi corrisposti dal mutuatario titolare del contratto di mutuo;
– eventuali costi di pre-ammortamento;
– l’imposta sostitutiva, di iscrizione e/o cancellazione dell’ipoteca e altri oneri fiscali;
– le spese di perizia dell’edificio;
– le spese di istruttoria per la concessione del mutuo;
– le quote di rivalutazione dipendenti legate a clausole di indicizzazione;
– le spese notarili relative alla redazione del contratto di finanziamento.

Documentazione


La documentazione utile dal punto di vista degli aspetti fiscali del mutuo per ottenere le detrazioni è rappresentata:
– dall’attestazione degli oneri fiscali e le spese sostenute in sede di stipulazione del contratto, comprese le spese notarili e di perizia dell’edificio;
– dalla dichiarazione annuale rilasciata dalla banca sugli interessi passivi e le spese pagate dal titolare del mutuo.

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